Vi è capitato di notare differenze nel consumo di carburante proprio dopo aver fatto il cambio gomme? Se la risposta è si, tutto questo ha una spiegazione che tutti gli automobilisti dovrebbero tener presente.
Gli pneumatici sono spesso sottovalutati ma in realtà hanno un’incidenza diretta e importante sui consumi di carburante: secondo alcuni studi circa il 20% del consumo totale di carburante di una vettura dipende dal tipo di gomme utilizzato!
Ciò che determina il consumo di carburante è la resistenza al rotolamento del battistrada. Coperture con un’elevata resistenza al rotolamento consumano di più, mentre con una bassa resistenza i consumi sono inferiori.
Da tempo tante aziende produttrici di pneumatici sono sensibili al tema dell’inquinamento e si impegnano nella ricerca e lo sviluppo di nuove soluzioni che riducano il più possibile la resistenza al rotolamento senza però compromettere l’aderenza al suolo. Puntare su questo tipo di gomme consente di tenere sotto controllo i consumi, aiutando sia l’ambiente che il proprio portafoglio!
Quali sono gli pneumatici migliori?
Proprio perché i consumi di carburante si traducono in emissioni atmosferiche e inquinamento ambientale, l’Unione Europea ha reso obbligatoria per tutti i pneumatici in commercio la classificazione energetica, da inserire nell’etichetta europea: una classificazione che parte dalla lettera A (le gomme più virtuose) fino a G (quelle meno efficienti) e che determina la “fuel efficiency” ovvero l’efficienza dello pneumatico in termini di consumi di carburante.
Un parametro che è fondamentale tener presente per scegliere gli pneumatici giusti e risparmiare carburante. Oltre alla scelta di pneumatici di qualità, altri elementi chiave per limitare i consumi di carburante sono sicuramente la manutenzione e le buone abitudini di guida: gomme auto ben tenute, con una corretta pressione di gonfiaggio e un’usura uniforme su tutti i lati del battistrada sono un’ottima garanzia sia in termini di guida sicura che di ridotti consumi di carburante!