L’obiettivo che Benz aveva in mente era quello di progettare un veicolo per il trasporto di persone che si muovesse in autonomia (senza l’uso dei cavalli) e che fosse più maneggevole e leggero delle già esistenti vetture con motore a vapore.
L’intuizione giusta fu quella di utilizzare il motore a scoppio a quattro tempi, recentemente inventato (nel 1876, appena 7 anni prima) da Nikolaus August Otto.
La Patent Motorwagen si presentava con tre ruote, due posti a sedere (senza pedali), accensione elettrica, carburatore, freno e acceleratore azionati a mano.
Il 29 gennaio 1886 Benz depositò ufficialmente il brevetto della sua invenzione all’Ufficio Brevetti dell’Impero Germanico e poco dopo la Patent Motorwagen fu presentata al pubblico.
Durante la sua prima apparizione, avvenuta il 3 luglio 1886 a Mannheim, non ci furono grandi celebrazioni: la vettura percorse soltanto qualche decina di metri e raggiunse una velocità massima di 15 km/h.
Il vero successo arrivò solo qualche anno dopo, nel 1888, quando Bertha Benz, moglie e socia in affari dell’inventore, decise di dare maggiore visibilità alla Motorwagen con una prova concreta su strada: partì da Mannheim e percorse oltre 100 chilometri per raggiungere Pforzheim, la sua città natale, e poi tornare a casa. In questo modo dimostrò a tutti l’efficienza e l’affidabilità del mezzo, anche sulle lunghe distanze.
Da quel momento la Motorwagen divenne sempre più popolare: dopo qualche ritocco e modifica, i primi esemplari furono messi in vendita dalla casa automobilistica tedesca Benz & Cie. Rheinische Gasmotorenfabrik e la sua produzione continuò fino al 1894.